Gli “Horti romani”
Età Romana: 753 a.c.- 476 d.c.
Ogni antico romano, anche in città, aveva il suo orto (hortus).
L’orto faceva parte della casa (domus).
Nelle ville patrizie, l’hortus era sia il posto dove si coltivavano gli ortaggi da mangiare, sia il giardino dove si coltivavano piante ornamentali.
Non c’era divisione tra gli spazi, si curava sia l’aspetto estetico (bellezza), sia quello pratico.
Le piante più comuni in epoca romana erano: grano, legumi (fave, ceci, lenticchie, fagioli), i diversi tipi di cavolo, i cardi, il porro, la cipolla, l’aglio e l’ insalata.
Guarda qui sotto una esperienza interessante di un orto che ripropone la coltivazione di piante usate nella antica Roma.
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